Un tema ricorrente nelle discussioni pubbliche, soprattutto in questi anni di elucubrazioni sulla sostenibilità, è quello dei “processi virtuosi”.
…ma che cos’è una virtù?
Ci si riferisce ad un modo di essere volto al bene, che genera comportamenti giusti ed onesti verso se stessi e gli altri.
Nella visione della vita secondo la filosofia greca parlare di virtù corrisponde a parlare di realizzazione dell’essenza innata della persona, sia sul piano dell’aspetto fisico, il lavoro, il comportamento e gli interessi intellettuali.
È quindi un concetto molto ampio e che cambia a seconda della cultura e dell’approccio filosofico di riferimento.
Ma esistono virtù universali?
Sì, le hanno individuate Martin Seligman e Christopher Peterson, studiando i fattori ricorrenti nel genere umano. Sono esattamente 6:
- Saggezza e Conoscenza
- Coraggio
- Amore e Umanità
- Giustizia
- Temperanza
- Trascendenza
Alcune di queste erano già state individuate da Platone e riprese da Sant’Ambrogio che le definì, a suo tempo, “cardinali”, ovvero:
- la temperanza, intesa come moderazione dei desideri che, se eccessivi, sfociano nella sregolatezza;
- il coraggio o forza d’animo necessaria per mettere in atto i comportamenti virtuosi;
- la saggezza o “prudenza”, che costituisce la base di tutte le altre virtù;
- la giustizia è quella che realizza l’accordo armonico e l’equilibrio di tutte le altre virtù presenti nell’uomo virtuoso e nello stato perfetto.
Perché parliamo di Virtù?
Perché occupandoci di persone e lavoro questo argomento assume una certa importanza in quanto strettamente collegato al concetto di Potenziale: imparare a riconoscere le proprie potenzialità significa capire in che ambito e in che misura il proprio modo di essere è virtuoso e quindi imparare a dare risalto a doti gratificanti e hanno una grande risonanza al di fuori della propria persona.
Seligman, padre della Psicologia Positiva, stanco di considerare la persona solo dal punto di vista dei deficit, dei limiti, dei problemi e delle patologie, si fece promotore della Logica del Potenziale, sottolineando l’importanza delle risorse positive e dei vantaggi legati all’individuazione e allo sviluppo di quelle forze del carattere che ha poi chiamato Potenzialità.
Le virtù sono concetti astratti e non misurabili, ma si acquisiscono in più modi, attraverso specifiche modalità, che rappresentano, appunto, il potenziale di ognuno di noi.
Le potenzialità sono l’espressione concreta della virtù.
Vorresti sapere quante Potenzialità sono state individuate?
Esattamente 24!
Tu quali potenzialità possiedi? Scorri l’elenco e chiediti quale ti riconosci e quali ti riconoscono gli altri!
- Curiosità
- Amore per il sapere
- Capacità critiche
- Ingegnosità e originalità (intelligenza pratica)
- Intelligenza sociale ed emotiva
- Lungimiranza
- Valore e Audacia
- Perseveranza, Industriosità
- Integrità e Onestà
- Cordialità e Generosità
- Capacità di amare e lasciarsi amare
- Senso civico e del dovere
- Imparzialità ed Equità
- Leadership
- Autocontrollo
- Prudenza e Cautela
- Umiltà e Modestia
- Capacità di apprezzare Bellezza ed Eccellenza
- Gratitudine
- Speranza ed Ottimismo
- Spiritualità e Religiosità
- Capacità di Perdonare
- Allegria e Umorismo
- Vitalità ed Entusiasmo
Quali trovi in te? Quali ti piacerebbe avere e sviluppare? Il primo passo è sempre porre attenzione a ciò che c’è, sviluppare consapevolezza, talvolta stupirsi nel riconoscere quanta ricchezza possiamo avere o scorgere nell’altro.
Poi … buon lavoro. Perché ognuno di noi può scegliere di praticare virtù e potenzialità nel modo più alto e migliore possibile. Ma serve sempre un primo passo.